“Il lutto è qualcosa di complesso: attraverso di esso tocchiamo l’essenziale di ciò che significa essere umani e di cosa significhi instaurare un rapporto con gli altri”.

D. Klass

Il lutto è il normale sentimento di dolore che si prova per la perdita di una persona cara.
È, inoltre, un processo che comprende risposte fisiche, psicologiche, comportamentali, relazionali e sociali di fronte alla percezione di perdita.
In psicologia, il lutto indica tutti i forti sentimenti e gli stati mentali causati da eventi, più o meno improvvisi, che generano sofferenza, che hanno un forte impatto psicologico e che presuppongono una modifica nella vita della persona (come la perdita del lavoro, la separazione dal coniuge, la morte di una persona cara).

L’elaborazione del lutto consiste nel trovare un nuovo modo per organizzare l’esperienza e per attribuire significato a quanto accaduto, favorendo l’integrazione dell’evento all’interno della propria storia di vita.
Talvolta, però, può accadere che la persona rimanga bloccata nel processo di elaborazione, trovandosi così di fronte al cosiddetto “lutto complicato”: ovvero una reazione di sofferenza prolungata che si manifesta attraverso sintomi fisici e/o comportamentali.

I percorsi di supporto al lutto facilitano l’integrazione dell’evento-morte nella storia di vita della persona, favorendo un miglioramento del benessere psico-fisico e della qualità di vita.
Tali interventi si possono attivare anche quando il soggetto soffre di “lutto anticipatorio”: una condizione di profonda preoccupazione relativa alla perdita imminente o probabile di una persona cara, che però non è ancora avvenuta.

Troppo spesso, ancora oggi, la morte è un argomento tabù: viene vista come qualcosa di estraneo da allontanare, ma è importante sapere che parlare della morte significa capire il senso stesso della vita; possiamo rimuoverla, possiamo difendercene, ma la nostra mente ci costringe, prima o poi, a farci i conti.